PROGETTO FENICE: INVERTIAMO LA ROTTA PER IL BENE DEI BAMBINI ABBANDONATI

PROGETTO FENICE: INVERTIAMO LA ROTTA PER IL BENE DEI BAMBINI ABBANDONATI

In occasione della giornata mondiale dei diritti dei bambini una proposta della rete EANET per rilanciare l'adozione internazionale

IN OCCASIONE DEL 20 NOVEMBRE, GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI, LA RETE EANET LANCIA IL PROGETTO “FENICE: INVERTIAMO LA ROTTA PER IL BENE DEI BAMBINI ABBANDONATI”.

Nata un anno fa la rete EANET for Adoption raccoglie 10 storici enti autorizzati che insieme hanno concluso oltre 13.000 adozioni, dispongono di 41 sedi in tutta Italia, operano in 37 paesi stranieri ed impiegano oltre 80 dipendenti e collaboratori.

Partendo dalla centralità assoluta del minore e riconoscendo l’esigenza di promuovere e rilanciare la cultura e la sussidiarietà dell’adozione, in questo periodo di pandemia che ha sconvolto e sta sconvolgendo ancora le nostre vite e le vite di tanti bambini abbandonati che aspettano una famiglia, la rete EANET lancia al mondo delle istituzioni la sfida del progetto “Fenice”.

Più che un progetto è una proposta concreta”, dice il portavoce Angelo Vernillo, “che abbiamo elaborato forti dell’esperienza ultraventennale degli enti autorizzati della rete. Tale proposta si sviluppa in tre passaggi alcuni dei quali subito attuabili senza alcuna modifica normativa, altri che richiedono invece dei tempi necessariamente più lunghi”.

La necessità di dare risposte ai tanti bambini in attesa e alle coppie italiane (attualmente quasi 3000) che stanno intraprendendo l’iter adottivo sono la molla di questo progetto.

In sintesi questi sono i punti principali:

  1. LA PARTENZA: Stabilizzare il sistema prevedendo un “fondo di emergenza e stabilizzazione” che permetta la fusione/incorporazione tra enti autorizzati e soprattutto la possibilità per le coppie in attesa di poter proseguire la propria adozione anche in caso di stop o cambio di paese e/o ente per necessità sopravvenute, senza aggravio di costi ulteriori. Inoltre si ritiene fondamentale riconoscere il ruolo pubblico svolto dagli Enti Autorizzati.
  2. LA RIPARTENZA: Invertire la rotta, semplificando la burocrazia, diminuendo i tempi di attesa, sostenendo il sistema in maniera organica. Per questo si propone una campagna informativa nazionale che promuova il valore dell’adozione e faccia una importante operazione di verità. Si chiede di sensibilizzare i Tribunali per i Minorenni perché non emettano più decreti “vincolati” che non sono più al passo con i tempi e con la realtà dell’adozione internazionale. Attraverso protocolli si possono semplificare i passaggi burocratici per le coppie che devono produrre documenti per l’adozione (coinvolgendo Prefetture, Tribunali, Uffici di Stato civile, etc). Si propone inoltre di attivare convenzioni pubblico-privato tra i servizi territoriali e gli enti autorizzati per costituire equipe multidisciplinari per velocizzare e garantire la massima qualità possibile agli studi di coppia. Si ritiene fondamentale inoltre che mediante convenzione tra la Commissione Adozioni Internazionali e gli Enti Autorizzati si possa concretizzare un contributo per le coppie aspiranti adottive all’inizio del percorso prevedendo un “importo fisso” da corrispondere agli enti autorizzati a fronte dei servizi essenziali garantiti dalla convenzione pubblico-privato.
  3. IL FUTURO: La ricostruzione. Si chiede la stabilizzazione di relazioni costanti con i paesi stranieri mediante un contatto continuo tra Commissione Adozioni Internazionali e Ministero degli Esteri nonché la previsione di convenzioni quadro tra istituzione pubblica ed enti autorizzati ed il riconoscimento della professionalità dei responsabili degli enti autorizzati.

“Il testo del progetto è già stato consegnato alla Ministra Elena Bonetti ed al vicepresidente della CAI, Vincenzo Starita”, aggiunge e conclude Angelo Vernillo, “e da qui vogliamo partire per una riflessione non più procrastinabile con il mondo della politica e di tutte le realtà pubbliche e private che hanno a cuore il valore dell’adozione, il bene dei bambini e delle famiglie”.

Sui temi e le proposte del progetto “Fenice” la rete EANET organizzerà a breve un momento di confronto e dibattito pubblico.

SUL SITO DI EANET IL DOCUMENTO INTERO